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lunedì 21 luglio 2008

Incompiuto...

Bleekico






L'immagine che vedete sopra è la bozza di un dipinto che probabilmente non finirò mai.
Se fosse finita rappresenterebbe una barca a vela la cui vista è sfocata dal vento, invece è da qualche parte sepolta da uno strato di polvere, a cui probabilmente se n'è aggiunto uno successivo.
E' il mio rapporto con il mare, un incompiuto.
Sembra essere pensiero comune che solo se ci sei nato puoi amare veramente il mare, per quanto riguarda me, per quello che concerne il "mio" mare, propenderei per la definizione che "il mare ti ama solo se ci sei nato".
Per molti, la maggioranza, il mare è estate, sole e ombrelloni, discoteche all'aperto e vociare concitato.
Il mio mare è un altro.
Sabato sera mi sono trovato a costeggiare un ansa di un porto, mi sono bloccato e girato a guardare il mare, la ragazza che mi accompagnava, un'affascinante ragazza, accortasi che non ero più al suo fianco, si è voltata e ha esclamato "quando c'è il mare c'è tutto".
Quando c'è il mare c'è tutto, non ho potuto che ripetere quelle parole sottovoce.
Eppure mi riferivo al "mio" mare, un mare da cui ti congedi come faresti con una stretta di mano che prolunghi nel tentativo di mantenere un contatto, fino a che è la distanza stessa a scioglierla. Una stretta di cui solo tu sei consapevole, forse non pienamente ma quanto basta, il mare, lui non se ne accorge neppure, ha i suoi riflussi, le sue anse da inondare.
Il mio mare sono due corpi intenti a "divorarsi" su una sdraio nella notte, parzialmente consapevoli della situazione ed al tempo stesso incuranti di tutto...
Il mio mare è la luce del sole che filtra da una finestra circolare di una casa sulla spiaggia, sole che sfiora due gambe nude accavallate, come se solo lui ne avesse il permesso... e forse è così.
Il mio mare, il mio oceano in questo caso, è anche una baia a cui posso arrivare ma altrettanto irraggiungibile, una casa ed un cane bizzarro quanto basta...

Il mio di mare, è tutto quello che per ora non riesco a mettere in quel dipinto...
o è il cielo color vaniglia che ancora non riesco a coprire...





11 commenti:

Anonimo ha detto...

"..Si voltò tornò sui suoi passi. Non c’era più vento, non c’era più notte, non c’era più mare per lei. Andava, e sapeva dove andare. Questo era tutto. Sensazione meravigliosa. Di quando il destino finalmente si schiude e diventa sentiero distinto e orma inequivocabile e direzione certa. Il tempo interminabile dell’avvicinamento. Quell’ accostarsi. Si vorrebbe non finisse mai. Il gesto di consegnarsi al destino. Quella è un’emozione. Senza più dilemmi, senza menzogne. Sapere dove e raggiungerlo, qualunque sia, il destino. Camminava ed era la cosa più bella che avesse mai fatto…"

so che non ami baricco ma e' forse grazie a questo libro che ora vivo di fronte all'oceano...

iaia_76 ha detto...

bè, alla fine qualcosa di tuo, anche se incompiuto come il tuo rapporto col mare, l' hai messo....
sembra quasi che il mare rifletta un lato di te che solo tu puoi vedere quando ti guardi allo specchio, non è rierito solo a te, credo valga un pò per tutti: davanti allo specchio c'è calma piatta ma oltre il mare è in tempesta...

fRa_gAv ha detto...

In fondo il mare raccoglie tanti di quei significati che se scavo bene troverò tante, tantissime diverse declinazioni per concludere il tuo dipinto.

E sono certo che anche tu riuscirai a farlo.

A presto,
Fra

Luca Bleek Sartirano ha detto...

.........
Federica, i puntini sono il mio modo di ringraziarti, non trovo le parole adatte...

"davanti allo specchio c'è calma piatta ma oltre il mare è in tempesta..." Iaia, è esattamente così, alla fine ci si adatta a contemplarla con pazienza quella tempesta...

Fra, credimi, è un piacere la tua visita.
Certo che concluderò il dipinto, non sono le declinazioni a mancare, solo le tempistiche.
Prima o poi accadrà che combaceranno, a quel punto potrò finalmente firmarlo...

Dyo ha detto...

Mumble...mumble...naaa...ma va'?
Naaa...ma...non può essere...
URCA!!!

Luca Bleek Sartirano ha detto...

Nita, sarà la quinta volta che te lo ripeto:
Un quarto di Gin e tre quarti di schweppes, non il contrario...
;-)

Jean du Yacht ha detto...

Bleek il tuo mare lo hai descritto come meglio non si potrebbe, il tuo mare ideale somiglia molto al mio, il mio mare reale attuale è invece ombrelloni, lettini, sdraio sopra lettini, vecchiarde con vene varicose che sgridano istericamente bambini che urlano e piangono e alzano sabbia e polvere correndo, il mio mare reale attuale è la nonna gigantesca (tipo virago) di Aldo, 7 o 8 anni, che lo chiama e lo sgrida decine di volte e lo richiama all'infinito anche a mo' di mitraglia Aldo Aldo Aldo Aldooooo, oggi ne ho contate ben 59 e se domani raddoppia chiamo il 118. Qui di notte i corpi sono sì divorati, ma dalle zanzare.
Quel tuo mare ideale sta al mio mare reale come lo champagne sta al cancarone, come John Coltrane sta a Fausto Papetti, come Picasso sta ad Ariode, il pittore garzone del mio macellaio; e ti parlo di stabilimento balneare, figurati in spiaggia libera!
Comunque sia è sempre mare e poi a settembre tutto cambia e diventa stupendo (tempo permettendo).
p.s.: si vede che il quadro è incompleto, ma non così tanto, credimi; forse lo è più per te.

Luca Bleek Sartirano ha detto...

Jean, quello che tu definisci il mio mare "ideale", è in realtà il mio mare vissuto, l'unico mare che io conosca.
Il problema, forse, sta nel vivere quel mare ma non riuscire mai a fermare almeno uno di quegli attimi...

Il quadro?
per ora è incompleto, quando sbarrerò il passo ad uno di quei momenti impedendogli di scivolare via, allora probabilmente sarà diverso...

Dyo ha detto...

Azzo, Bleek, mi hai dato un'idea fenomenale.
Ecco che cosa farò per il resto di quest'estate pallosa.
:)

Luca Bleek Sartirano ha detto...

Allora ti do una dritta fondamentale.
Fai in modo che il gin sia Tanquery,
bottiglia verde scura, tonda e piuttosto bassa.
Niente schifezze da pochi euro stile supermarket...

Anonimo ha detto...

Ciascuno di noi ha il suo mare, dentro. E col suo diverso significato. E diversi anche i colori...