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giovedì 16 ottobre 2008

Avevo un post...

Bleekico


Si, avevo un post.
A volte, non sempre ma a volte, mi trovo a formulare pensieri sotto forma di post, forse non è un bene ma così è...
Ieri sera guidavo verso casa e non pensavo. Forse, complici i semafori rossi, la musica ed un Southern Comfort & Ginger Ale in un locale del centro, ieri sera non pensavo... postavo.
Battevo a due mani sui tasti della mente storie di percezioni, sfioravo la tastiera che a volte ho nella testa e inconsapevolmente scrivevo sulla differenza tra oggettivo e soggettivo.
Ho postato per me, righe e paragrafi, periodi in un cui consideravo che per quanto immerso in un'innegabile (?) oggettività, la stessa fosse vissuta come una serie di momenti del tutto soggettivi. Attimi in cui fai lo sgambetto a quella che potrebbe essere la realtà, la lasci fuori dalla porta e ti concedi il breve lusso di plasmarla soggettivamente. Modifichi, aggiungi e togli a piacimento, a sensazione, a pelle, sul momento.
Forse è giocare con se stessi in modo pericoloso, forse è l'unico modo di vivere che conosco, forse è l'unico modo di vivere e basta.
Non mi sono spinto oltre, non ho cercato risposte, il post ha iniziato a sfilacciarsi, le cuciture a cedere punto dopo punto sotto il peso di troppe parole, parole che c'erano e parole che non ho trovato.

Ecco, avevo un post...


- Street Of Hope, Leonidafremov -

11 commenti:

Anonimo ha detto...

a volte alla realtà concreta, si sovrappone la propria realtà...

Silvia ha detto...

Credo si chiami sognare...

Anch'io lo faccio spesso, è bello perdersi nei propri pensieri, viaggiare con l'immaginazione.
Non sempre è possibile tradurre il tutto in un post!

Buona giornata Bleek...

p.s. stupendo quel quadro.

note disambigue ha detto...

Abbiamo post in mente e pensieri trasposti su fogli di carta e pagine virtuali.
Che importa se a volte le parole si sfilacciano?
Tutto va bene, purchè si riesca ad essere sufficientemente lucidi soffrendo il meno possibile.


ps. Il quadro è tuo?

Fabrizio Zanelli ha detto...

Partendo dal quadro condivido l'opinione di Silvia. In più e parlando per me aggiungo che talvolta la pigrizia riesce a paludare anche la volontà di tradurre il sogno.

Luca Bleek Sartirano ha detto...

Gabry, ma esiste poi una realtà concreta?
Se io e te fossimo seduti uno di fronte all'altro, quale sarebbe la realtà concreta? la media delle due realtà soggettive? la somma? o ognuno avrebbe la sua?

Silvia, dici che si chiama sognare?
io penso che sognare sia ancora un step avanti...
Buona giornata a te.

No Note, il quadro (purtroppo) non è mio...

La pigrizia ha sempre il suo peso Fabrizio, e lo so bene.

Anonimo ha detto...

non ho nulla da dire sor Bleek che lei non sappia già.
Cpt

iaia_76 ha detto...

La realtà ci rincorre sempre: se le sbatti la porta in faccia ecco che ti entra dalla finestra. Se la chiudi in un armadio s' infila nei tuoi pantaloni.Se la metti nel cassetto emana un cattivo odore e se ti guardi allo specchio ce
l' hai di fronte a te.....
non perdere però quei frammenti in cui le fai "lo sgambetto"...magari si distrae un attimo!

Sig. Rail ha detto...

Ti ho visto più di una volta, con le parole che ti si sfilacciavano dopo il Southern Confort...

Luca Bleek Sartirano ha detto...

Già so Erika...

E' una vita che giochiamo a farci lo sgambetto, Iaia, in qualche modo funziona...

Rail, altri tempi, altre parole, altri Southern...
Ieri ho piacevolmente scoperto che Gloria quando mi vede tira ancora fuori la bottiglia...

Jean du Yacht ha detto...

Bleek sig.Rail mi ha preceduto di mezzora;)

Però mi hai fatto tornare alla mente un certo Carlos Castaneda che parlava di realtà separate, dove guardare è una cosa, VEDERE un'altra completamente diversa. Ma forse non c'entra niente.

p.s.: il ginger ale era golden o dry?

Iaia Nie ha detto...

sono quelle volte in cui vorresti esistesse qualcuno o qualcosa che stenografasse i tuoi pensieri, filmasse le tue azioni...così da poterle fissare, così da non poterle perdere.